Il semaforo blu
(Gianni Rodari)
Una volta il semaforo che sta a Milano, in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu', e la gente non sapeva più come regolarsi."Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo?"Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeval'insolito segnale blu', di un blu' che così blu' il cielo di Milano non era stato mai.In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e ipedoni più grassi gridavano:"Lei non sa chi sono io!"Gli spiritosi lanciavano frizzi:"Il verde se lo sarà mangiato il commendatore, per farci unavilletta in campagna.Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai Giardini.Col giallo sapete che ci fanno? Allungano l'olio d'oliva."Finalmente arrivò un vigile e si mise in mezzo all'incrocio adistricare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei comandiper riparare il guasto, e tolse la corrente.Prima di spegnersi il semaforo blu' fece in tempo a pensare:"Poveretti! Io avevo dato il segnale di - via libera - per ilcielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forsegli è mancato il coraggio."-Gli uomini sono abituati, come gli automobilisti, a vivere con latesta china sul volante, badando alla strada, ciascuno chiuso nellasua scatola di ferro, preoccupati del lavoro, del denaro, delle mille"grane" quotidiane.L'Avvento è come il semaforo blu.E' qualcosa che ti dice:"Fermati! Stai buttando via un tesoro!Non c'è solo la terra! Guarda su! C'è anche il cielo!"Ma è una voce esile e molti, spesso, la ignorano...
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